- Titolo
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E la sera la calma paura dei gatti
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- Autore
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Carmine Brancaccio
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- Collana
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Perseidi
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- Anno
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2014
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- Pagine
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128
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- Prezzo
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€ 14,00
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30 settembre
Detto tra noi, il giorno che ho terminato la lettura di tutte le poesie di Sandro Penna ho cominciato ad amare e odiare questo poeta. Mi dava troppo fastidio il fatto che fosse così naturale e limpido, così maledetto e maledettamente bravo.
Detto tra noi, gli scrittori omosessuali, diversi, o che abbiano tanto sofferto in vita, li adoro. Come stracacchio riescano a scrivere opere come Scritti corsari, Il ritratto di Dorian Grey, Prima che sia notte, Le illuminazioni, Morte segreta, Altri libertini non lo capisco. Come posso far fronte a questi geni?
Detto tra noi, se avessi amato soltanto il cinema forse a quest’ora mi sarei iscritto al D.A.M.S o alla scuola di cinema di Bologna. Ma sono nato con la passione di scrivere, la necessità di dire la mia (o almeno ci provo). Per questo, quando mi sono iscritto all’Università, ho scelto la facoltà di Lettere e a diciassette anni ho pubblicato il mio primo librettino di poesie (molto brutto, devo dire) già influenzato dalla lettura di Dario Bellezza, il primo poeta (omosessuale) che ho amato.
Detto tra noi… che poi, diciamocelo pure, di ambizioni ne ho avute tante nei miei ventisette anni di vita, chissà poi perché finite tutte nel dimenticatoio. E sì, perché mi svegliavo una mattina e mi dicevo che volevo diventare un medico, un’altra mattina un ingegnere, un’altra ancora un musicista, poi un cantante, un ballerino, un calciatore… Finché in un timido pomeriggio da cani sono stato un’ora sul terrazzino della mia camera da letto a fissare il mal tempo e mi sono convinto che volevo fare lo scrittore.
Avevo quindici anni.
Breve estratto dal libro