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Battiti d’ali

  • Autore
  • Siham Sfar
  • Titolo
  • Battiti d'ali
  • Collana
  • La stanza del poeta
  • Pagine
  • 56
  • Anno
  • 2017
  • Prezzo
  • € 8,00

Un incontro inaspettato

Siham è un regalo di Majid. Abdelmajid Youcef è il mio traduttore in arabo: ha prima tradotto e pub-blicato in Tunisia (Bourak, Monastir) E poi... / Et puis... – piccolo vecchio libro del secolo scorso – e poi l’altra piccola raccolta Apparenza di certezza (uscita nella prima serie della mia collana la stanza del poeta). Quando, nella primavera dello scorso anno, sono stato invitato a Sousse dalla comune amica Radhia Chehaibi per un incontro di poesia internazionale (dedicato alla “poesia breve”), Majid mi ha presentato Siham Sfar, sua moglie, poetessa, la quale aveva appena pubblicato un suo libro grazioso e ricco di slanci lirici delicati ma pure di acute sciabolate di pensiero. E soprattutto, per la mia sensibilità, apprezzabile perché scritto non nella maniera che di solito caratterizza la scrittura poetica araba, fluviale e densa, ma in modo leggero e sintetico, cioè come piace a me.
Ho cominciato a tradurre qualcosa da Battements d’ailes già mentre ero con loro a Sousse, e ho poi continuato, un po’ per esercitarmi e un po’ di più perché davvero preso dalle parole di Siham, cercando di rendere la sua fresca e profonda misura del verso. È Majid a sostenere, nella sua nota di presentazione del libro da cui sono tratte queste poesie, che sono “doux et piquants, à fort effet émotionnel” ed hanno pertanto la capacità di “percuter” il lettore. Siham è immediata e convincente perché legge intorno a sé e dentro di sé – comunicando quindi le sue impressioni, suggestioni, osservazioni... Nella sua poesia è viva la volontà di mettersi in gioco e in discussione, di affidarsi ad un lettore attento, non solo perché siano apprezzate le tematiche e le riflessioni proposte ma perché siano un suo lascito, un dono che rimanga a disposizione di lettori che le somiglino e condividano les coulisses (le linee-guida: è il caso di citarla) in cui scorrono le sue poesie.
Sono 33 i brevi testi qui raccolti, scelti seguendo percorsi tematici congeniali e sufficienti, credo, a dare di Siham Sfar un’idea esauriente del suo modo di fare poesia. Nella vita è docente di Liceo, ma non lascia trasparire molto questa sua professione – forse appena una vena pedagogica in qualche pagina... – o bisognerebbe invidiare i suoi allievi che hanno di fronte la sua generosa attitudine a darsi con misurata eleganza, consapevole esperienza del mondo, accortezza nel dire, nel fresco e penetrante sapore della sua parola.

Giuseppe Napolitano

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