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Cartoline da Gaeta

  • Autore
  • Giuseppe Napolitano
  • Titolo
  • Cartoline da Gaeta
  • Collana
  • La stanza del poeta
  • Pagine
  • 80
  • Anno
  • 2015
  • Prezzo
  • € 8,00

L’anima profonda e pulsante di Gaeta respira e pervade questa originalissima opera di Giuseppe Napolitano: le strade e i paesaggi, gli uomini e le donne, la storia più antica e il presente più com-plesso, rivivono in ogni verso, in ogni immagine dipinta tra queste pagine. Escono fuori da queste cartoline, e si materializzano quasi davanti ai no-stri occhi, tutti gli angoli che fanno grande, e quasi incomprensibilmente bella, la nostra Città, dal Campanile a San Giovanni a Mare, dal lungomare di Serapo alla Cappella d’oro, a tutti i preziosi “scrigni” che si perdono e si nascondono tra le sue strade e i suoi marciapiedi. E dentro questo universo sono dipinti i mille volti degli uomini che la vivono e la popolano, come formiche sulla spiaggia di Serapo vista dal mare di Fontania, come pescatori che con delicato ed energico gesto intrecciano i fili del proprio lavoro alla ricerca di orizzonti più grandi, come i vecchi che alla Vecchia Stazione “inseguono il sole d’inverno e l’ombra d’estate giocando ai tavolini”.
Queste cartoline sono il prezioso frutto di una riflessione che unisce cuore e mente del poeta in quasi venti anni di vita, dalle prime impressioni che colpirono i suoi occhi quando giunse nella terra di Planco ed Enea, alle suggestioni che spinge il vedere Gaeta dalla finestra di Formia, fino alle emozioni e delusioni che la realtà di oggi offre a chiunque voglia ancora sorprendersi ad amarla. Non può non colpire l’amarezza che trapela dai versi dedicati alla “stranezza” della vita politica locale, alla incomprensibile mancanza di attenzione per la “bellezza” da cui invece siamo straordinariamente circondati e che purtroppo non compren-diamo fino in fondo. Perciò Gaeta appare come una “Femmina indolente... affacciata ai bordi della storia”, alla quale sfuggono le occasioni più importanti e più belle, così come fuggono via gli anni a segnare le belle facciate di chiese e monumenti.
Eppure “Gaeta la bella” continua a far innamorare di sé, da qualunque luogo giungano i suoi “ultimi ospiti”, continua ad affascinare, con la sua lunghissima storia e il suo rimanere instancabilmente aggrappata ad essa, forse troppo, forse troppo poco. Così ha fatto con i poeti del Mediterraneo che Giuseppe Napolitano ha radunato qui, trasformando il nostro porto e la nostra rada nell’approdo felice di versi che mai così belli furono composti per questa terra. Sarà forse questo “sangue di mare che pulsa dentro il nostro cuore”, o forse la “memoria d’antico che attraversa le vie e si diffonde sui muri... restando incisa nei pensieri degli uomini”, ma questa magia continua ad incantare e sorprendere, anche se poi ad aspettarci all’alba restano i sogni e i gesti incompiuti nel tempo da tutti coloro che a Gaeta hanno dedicato un pensiero.

Sabina Mitrano
Assessore alla cultura del comune di Gaeta

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