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La stella, la croce, la luna

  • Titolo
  • La stella, la croce, la luna
  • Autore
  • Lucia Barbagallo
  • Collana
  • Perseidi
  • Anno
  • 2014
  • Pagine
  • 208
  • Prezzo
  • € 15,00

Presentazione

DA UN TACCUINO di appunti, presi durante un viaggio, dimenticati in un cassetto e poi ritrovati, nasce un romanzo; certamente legato al desiderio di ricordare, rivivere, narrare quella esperienza, per alcuni aspetti unica e irripetibile, e alle sensazioni vissute, alle fantasie evocate dalle immagini di quella terra; ma anche per accomunare a quel felice itinerario una sottile storia d’amore.
La tenue vicenda di Elena e Saverio, che si ritrovano proprio là, dopo anni di lontananza, è il filo conduttore della storia narrata in questo libro. Ma protagonista incontrastata è proprio quella Terra dal triplice volto:
Terra d’Israele, sulle carte politiche e nel cuore, nella fede, nella storia di una razza e di una cultura;
Terra di Palestina, nei millenari ricordi storici e religiosi e nelle speranze di un altro popolo che l’abita e di una parte di esso che dovette abbandonarla;
Terra Santa, nella fede di chi in essa vede e sente il dipanarsi del disegno cristiano di salvezza.
Quella terra, dunque, non può non essere che la vera protagonista, qualunque sia la storia umana a cui faccia da sfondo.
Persino l’insolita, fascinosa trovata degli “interludi”, magiche evocazioni di fatti e vicende, suscitate dai luoghi come fantasmi sorti da fuochi nascosti tra ceneri e rovine, finisce per sottolinearne la complessa fisionomia, pur partecipando alla vita stessa del romanzo. In esso, le tre culture che attraversano e animano quella terra, trovano ognuna un “paladino” che dimostra di essere — al di là delle singole convinzioni ideologiche — un “credente” di fatto e di diritto; ma il convivere e lo scontrarsi di fedi e di anime, se da un lato costituisce la ricchezza e la pienezza di quel paese, è ben lungi, sia nel libro come nella realtà vera, dal trovare un momento di armonia, in cui possa germogliare il seme di un superiore credo universale, che raccolga in sé il meglio di quanto le singole idee possano dare.
Resta comunque il fatto che le domande poste da quella terra a chiunque l’accosti, non lasciano indifferenti: cosí è per i personaggi della “storia di un viaggio” i quali, attraverso una sofferta parabola esistenziale, manterranno le loro individuali scelte di fede che, in fondo, sono scelte di libertà interiore.

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